“È una finanziaria di dubbia legittimità costituzionale”. A Dire&Fare Paolo Fontanelli commenta il documento del governo durante il convegno su “La finanza dei comuni toscani”

del 13/10/2004

“E’ una finanziaria di dubbia legittimità costituzionale” con queste parole Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa e responsabile Anci per le questioni della finanza locale, ha stigmatizzato a Dire&Fare stamattina durante il convegno “La finanza dei comuni toscani”, in una sala gremita , il documento del governo per il 2005. Il 97% dei Comuni sono considerati virtuosi dalla Corte dei Conti avendo rispettato il patto di stabilità nel 2004. Il paradosso è che invece di premiarli, il governo li punisce introducendo, dopo il decreto taglia-spese di luglio, un ulteriore vincolo ai loro bilanci. Un tetto al 4,8% per il 2005 e al 2% per il 2006. E sempre paradossalmente, queste limitazioni andranno ad aiutare invece i meno virtuosi visto che l’aumento della spesa intermedia dei Ministeri si attesta al 8,85% contro lo 0,44% dei Comuni. Ciò che più preoccupa è che saranno colpiti i servizi e gli investimenti, costringendo così gli enti locali ad attuare politiche che inevitabilmente indeboliscono lo stato sociale. “Solo con il completamento della riforma del titolo V della Costituzione - continua Fontanelli- si possono dare prospettive di sostenibilità ai nostri bilanci. L’autonomia finanziaria è strettamente necessaria per far fronte alle nuove competenze trasferite”. La prossima azione prevista da Anci è la mobilitazione delle parti sociali, perché solo con uno sforzo comune è possibile strappare modifiche significative al testo della finanziaria 2005.

 
 
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