n. 7 del 28/6/2004

 

News n.7 del 28.6.2004


Una rete per gestire i beni culturali e ambientali. Un progetto di cooperazione per l'Ecuador

Il progetto per una rete regionale per la gestione dei beni culturali ed ambientali nasce da una collaborazione tra Federculture e Cispel Confservizi Toscana ed ha visto la propria presentazione in contemporanea con l’uscita del Secondo rapporto annuale sulle politiche, le strategie e gli strumenti per la cultura. La domanda di cultura e per il tempo libero è infatti in crescita negli ultimi cinque anni, sia in termini di istituti aperti al pubblico, sia per numero complessivo di visitatori. Sono “consumi” che crescono in modo proporzionale con il miglioramento dell’offerta ed il progetto nato dalla collaborazione di Cispel e Federculture nasce anche e soprattutto per migliorare gli scenari su cui si deve muovere l’offerta culturale. Così se da un lato si stanno affermando nuovi modelli di cultura all’interno delle città d’arte, è dall’altro ancora troppo marginale il ruolo della cultura all’interno delle politiche di programmazione pubblica. Tra i dati forse maggiormente eclatanti che vengono fuori dal rapporto di Federculture ci sono quelli riferiti al turismo ed alla domanda di cultura: nonostante la grave recessione dell’anno passato crescono gli stessi consumi delle famiglie per la cultura. Nel 2002 erano all’1,2% mentre per il 2003 sono saliti al 2,1%. Altro dato assai interessante è quello che riguarda il confronto tra musei civici e musei statali: a Firenze per esempio, nel biennio 2001/2002, i musei statali hanno perso il 6,8% mentre quelli civici sono saliti del 3,46%. “Questo dimostra – ha detto Roberto Grossi, segretario generale di Federculture – che le politiche territoriali messe in atto si sono rivelate più pronte a fronteggiare con elasticità le problematiche presenti nel settore”.
La rete regionale si propone allora di gestire con migliori sinergie i beni culturali e ambientali della Toscana, assieme ad una defiscalizzazione degli investimenti per le aziende e per gli operatori che investono in attività culturali. Questa è la proposta lanciata da Cispel Confservizi Toscana in occasione della presentazione del Rapporto Annuale 2004 di Federculture.

IL PROGETTO DI COOPERAZIONE PER L'ECUADOR
Diversi soggetti istituzionali uniti per realizzare un progetto che riguarda le energie alternative in Ecuador. Sì perché Legambiente, assieme all’Associazione Adelante, al Consiag, all’Istituto Ambiente Italia di Milano e alla ong Cric di Reggio Calabria daranno il loro contributo (tecnico e finanziario) per realizzare sistemi che funzionano con biogas, energia eolica e solare per il riscaldamento dell’acqua e la produzione di energia elettrica.
Il progetto nasce all’interno del “paradosso Ecuador” che consiste nel possedere il petrolio senza che i suoi abitanti abbiano energia a disposizione. Perché quel petrolio, che attraversa il paese negli oleodotti, è destinato all’esportazione. E questo crea naturalmente un problema di accesso alle risorse energetiche per gli abitanti ecuadoriani, con tutte le conseguenze che ne conseguono.
“Il nostro progetto nasce anche da una collaborazione con due associazioni ambientaliste locali - spiega Chiara Signorini, nella segreteria regionale di Legambiente e responsabile nazionale per i progetti di cooperazione – da anni impegnate in questo genere di interventi. È soprattutto dalla loro volontà che questo progetto prende corpo”. Accion Ecologica e Altervia, infatti, portano avanti un lavoro per la costruzione di “sistemi” semplici ma capaci di sfruttare il sole o il vento per la produzione di energia elettrica. Sono pannelli solari o piccole pale eoliche, strutture insomma costruite con materiale di scarto (legno, ferro vecchio) e facilmente riparabili. “Gli enti locali hanno enormi difficoltà a garantire l’energia ai cittadini e infatti molti ecuadoriani sono senza luce – prosegue Signorini – Il principio è che si può realizzare un sistema efficace, senza ricorrere all’alta tecnologia, che in quei paesi ha i suoi limiti, come sappiamo. Questa non è, naturalmente, la soluzione al loro problema energetico, ma è un modo per aiutare qualche centinaia di ecuadoriani a migliorare le proprie condizioni di vita, a dare una risposta ad un problema primario. E forse alla fine, questo progetto potrà rappresentare anche qui da noi un interessante precedente, poiché l’obiettivo è anche quello di garantire la partecipazione della popolazione locale nella gestione dell’energia, a difesa dell’ambiente”.
Il progetto di Legambiente coinvolgerà aree urbane, un centro sanitario e aree rurali. Consiag e Adelante, l’associazione di comuni che si occupa di cooperazione, (quest’ultima ha avuto un ruolo importante per l’avvio del progetto) danno un sostegno economico, mentre l’Ong di Reggio Calabria garantisce i contatti con gli enti locali del posto e l’Istituto di Milano fornisce la consulenza tecnica.



dire-fare.net.
DIRE&FARE
13-15 ottobre 2004 - Fortezza da Basso - Firenze
Un’iniziativa di Anci Toscana e Anci Umbria
in collaborazione con Regione Toscana
Segreteria: Comunica – Tel. 055/2645261 – [email protected]