n. 3 del 17/5/2004

 

News n.3 del 17.5.2004


Architetture per la cultura. Il museo nella fabbrica

L’innovazione della pubblica amministrazione passa anche, soprattutto in Toscana, dall’arte. Dalla cura e dall’innovazione di questo settore non si opera un’azione di governo secondaria: tutt’altro.
Gran parte degli enti, anche in Toscana, hanno realizzato o stanno realizzando opere destinate ad ospitare biblioteche, musei, centri culturali.
In molti casi si tratta di interventi di recupero di immobili prima destinati ad altri usi (ad esempio fabbriche o ex stazioni), in altri i progetti interessano nuove costruzioni.
Il cambio di destinazione mostra un interesse particolare anche per l’esigenza di introdurre le modifiche necessarie a rendere le nuove sedi per la cultura più fruibili dai cittadini, in grado di fornire servizi sempre più accessibili anche grazie all’uso delle nuove tecnologie.
L’interesse non è però minore nel caso di nuove costruzioni che intervengono modificando il volto della città, qualche volta avvicinando città e periferia.
Si tratta di esperienze che sollecitano letture diverse che riguardano la cultura della progettazione e della qualità delle nuove architetture, l’organizzazione e il funzionamento degli spazi urbani, e insieme l’organizzazione e la promozione degli specifici servizi culturali. In anni di grandi cambiamenti urbanistici ed architettonici in tutte le città della nostra regione, lo spazio per la cultura non può e non deve essere trascurato.
La Toscana appare quindi una sede naturale per analizzare i passi avanti compiuti in questa direzione e la rassegna Dire&Fare il luogo appropriato per questo tipo di analisi, ma anche per mettere in mostra i progetti architettonici per la cultura su cui si è sviluppato un impegno significativo da parte degli enti locali.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
FAR "CRESCERE" IL NOSTRO FUTURO
Sono i più deboli, sono quelli meno considerati, eppure sono importantissimi per la crescita del nostro pianeta, per il suo sviluppo in un senso o in un altro. I bambini sono il nostro futuro. Per questo la Toscana attua da molto tempo progetti di cooperazione internazionale mirati a salvaguardare in particolare i diritti dei più piccoli.
Questo sarà uno dei temi trattati a Dire&Fare.
La solidarietà internazionale, infatti, è uno dei canali che la pubblica amministrazione utilizza per tentare non solo di estendere la propria conoscenza e la propria attività, al di là dei confini comunali, ma anche di contribuire al governo di una globalizzazione che non può più essere lasciata a se stessa.
Un importante obiettivo della Toscana, purtroppo di persistente attualità, è la cura nei propri ospedali dei bambini provenienti da zone di guerra, come i bambini irakeni portati nelle strutture sanitarie toscane grazie alla giunta regionale che con una apposita delibera (n.313) ha strutturato l’intera attività di cooperazione sanitaria della Toscana. Oppure i progetti di pace dell’Azienda Ospedaliera Meyer, che ha portato 14 bambini palestinesi ad essere curati in nosocomi israeliani, perché una delle gravi conseguenze che comporta una situazione di conflitto è la perdita di una generazione cresciuta nella guerra e nell’odio. Da molti anni inoltre i bambini saharawi e della Bielorussia passano una parte della loro estate in Toscana e viaggiano ospitati dai comuni della nostra regione, riacquistando così speranza e voglia di vivere.


DIRE&FARE
13-15 ottobre 2004- Fortezza da Basso - Firenze
Un’iniziativa di Anci Toscana e Anci Umbria
in collaborazione con Regione Toscana
Segreteria: Comunica – Tel. 055/2645261 – [email protected]
dire-fare.net