n. 2 del 3/5/2004

 

News n.2 del 3.5.2004


A Dire&Fare conferenza regionale sulla casa. Intervista all’assessore Riccardo Conti

L’Italia è uno dei paesi europei con il più basso numero di case in affitto: appena il 20%. E la tendenza degli ultimi anni è ad accentuare questo fenomeno, con una aggravante: più la casa in affitto scarseggia, più costa, impedendo a fasce sempre più vaste della popolazione di accedervi.
Fasce che hanno redditi troppo bassi per pagarsi l’affitto di una casa normale, ma superiori ai parametri minimi per l’accesso agli alloggi popolari. I prezzi delle case sono alle stelle in Toscana ed il problema acquista una sempre maggiore rilevanza e tensione sociale. La prossima edizione di Dire&Fare vedrà, tra i molti temi trattati, anche quello della casa, ospitando un importante appuntamento quale quello della prima Conferenza regionale sulla casa. Le nuove politiche abitative, le regole e le leggi con cui adeguare il settore ai nuovi contesti, le competenze della Regione e degli enti locali: saranno questi i contenuti principali della Conferenza. Un’occasione fondamentale per discutere gli indirizzi del settore alla luce del nuovo ruolo assunto dalla Regione nell’edilizia residenziale pubblica: non più partner delle politiche statali, ma organo di decisione autonomo della programmazione nel proprio territorio. “Tre – afferma Conti – sono i capisaldi del programma 2003/05 varato dalla Regione. Innanzitutto verrà definito un nuovo bando regionale per l’impiego delle risorse residue o di quelle già programmate e non ancora attivate. Saranno poi previsti incentivi a sostegno delle azioni di recupero edilizio e definiti accordi pubblico - privato capaci da una parte di agire come volano per processi di riqualificazione urbana e dall’altra di contribuire al controllo e al contenimento dei canoni di locazione. Infine il programma regionale prevederà l’individuazione di forme innovative di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica quali, ad esempio, l’acquisizione di forme di ‘nude proprietà immobiliari’ entro specifiche strategie di politica sociale della casa e la sperimentazione di forme di autorecupero di alloggi di proprietà pubblica”. Ma secondo l’assessore regionale, “il cardine della politica regionale della casa deve essere proprio l’affitto. La Regione è pronta a dirigere le sue risorse in questa direzione, facendone volano per investimenti sia pubblici che privati. Nel prossimo fondo per la casa che predisporremo a partire dall’autunno dovranno essere individuati strumenti nuovi, flessibili, capaci di coinvolgere soggetti diversi (dagli enti locali alle banche, dalle associazioni di categoria alle parti sociali) per costruire un’offerta di affitti a prezzi controllati, che possano coprire le varie esigenze della popolazione: dalle giovani coppie agli anziani, dai single agli studenti, dai lavoratori con contratti a termine, a coloro che hanno esigenze di domicilio temporaneo”. Questa attenzione per il problema degli affitti ha trovato una prima risposta nel piano-casa approvato dalla giunta e in fase di discussione in Consiglio regionale: tra le misure previste vi è un bando per affitti a costo intermedio; con i 50 milioni di euro messi a disposizione saranno realizzati immobili con contributo pubblico che dovranno però essere immessi sul mercato a canone ridotto di almeno il 25-30 per cento rispetto al costo di mercato. Si tratta di una azione concreta di fronte a un problema che ha dimensioni notevolissime. La casa in affitto risulta essere un onere sempre più insopportabile per il locatario: l’incidenza sul reddito familiare arriva a punte del 33%. In Toscana, a fronte di un’offerta stabile, se non al ribasso, l’unica cosa che aumenta sono i prezzi: una casa in affitto costa oggi il 70 per cento in più a parità di inflazione rispetto a trent’anni fa.

DIRE&FARE
13-15 ottobre 2004
Fortezza da Basso - Firenze

Un’iniziativa di Anci Toscana e Anci Umbria
in collaborazione con Regione Toscana
Segreteria: Comunica – Tel. 055/2645261 – [email protected]