
n. 13 del 27/9/2004

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News n.13 del 27.9.2004
La comunicazione a Dire&Fare. Le cose fatte
COMUNI AREA FIORENTINA. QUANDO L’URP VA ALL’UNIVERSITA’
I comuni del Protocollo d'intesa (Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, San Casciano Val di Pesa, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa) sono a Dire&Fare 2004 con due progetti. Il primo riguarda l’impiego di volontari in servizio civile per facilitare la comunicazione tra cittadini e istituzioni locali, potenziando gli uffici di front office con giovani ai quali sono assegnati obiettivi e realizzazioni specifiche per anziani, stranieri extracomunitari, disabili (ma non solo), per l’informazione e per la gestione dei reclami e delle segnalazioni. Il secondo è un Progetto integrato di stage per ottimizzare le molte attività degli Urp, attraverso la collaborazione tra Ateneo di Firenze e i comuni del Protocollo d'intesa: 300 ore, finalizzate alla conoscenza dei principali mezzi di comunicazione. Le aree di particolare interesse sono: monitoraggio delle attività di comunicazione, citizen satisfaction e gli strumenti di comunicazione.
PARLIAMO DI ETICA NELLA COMUNICAZIONE
I termini per definire la nostra società dal punto di vista degli aspetti comunicativi abbondano: era della comunicazione di massa, società dell’informazione e della comunicazione, e così via. Assistiamo ad un moltiplicarsi quotidiano di mezzi e di occasioni per comunicare. Ma a ben guardare questo iperattivismo tradisce il senso profondo della comunicazione che è quello della partecipazione, cioè il prendere parte ad una attività. Il mondo dei cosiddetti mass-media, non sfuggendo alla logica di mercato, considera tutti noi solo come bersagli per vendere informazione. La preoccupazione è praticamente tutta riposta nell’assicurarsi che il prodotto venga venduto. I mass-media, e in particolare la televisione, hanno però responsabilità enormi perché si configurano come rete di raccordo sociale per le proiezioni fantastiche e le narrazioni di origine collettiva. Essi rappresentano, giorno dopo giorno, il mondo costruendo una sorta di ideologia condivisa. Per queste ragioni è essenziale un’assunzione diretta di responsabilità da parte degli operatori dell’informazione e della comunicazione. A Dire&Fare si confronteranno su questo tema Marcello Bucci (Anci Toscana), Paolo Duranti (AcNielsen), Adriano Fabris (università di Pisa), Chiara Boni e Carla Guidi (Regione Toscana), Gianluca Nicoletti (Rai). In particolare saranno affrontati i problemi relativi a come stimolare la partecipazione del pubblico alla costruzione del discorso comune, di come cioè le istituzioni, gli organi di informazione, i centri di ricerca possano mettere in grado il pubblico di interagire garantendo così la circolarità del processo comunicativo.
A DIRE&FARE LA SECONDA ASSEMBLEA DELLA RETE TELEMATICA REGIONALE
Un modello unico ed apprezzato su tutto il territorio nazionale: è la Rete telematica regionale toscana.
La legge regionale 26 gennaio 2004 n.1 (Promozione dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della “Rete telematica regionale toscana”) ha aperto nuovi orizzonti al ruolo della Rtrt nelle politiche dell’innovazione in Toscana.
La Rtrt si configura come “luogo” e “modo” di cooperazione tra le amministrazioni pubbliche, aperto anche ai soggetti della sussidiarietà orizzontale, concepita quale motore e attuatore delle politiche per la società regionale della conoscenza. E’ un modello di governance, preciso nei pochi elementi definiti dalla legge, ma dotato di ampia autonomia che si attua attraverso l’autoregolazione dei propri organismi.
La legge ha introdotto l’Assemblea come organismo di indirizzo generale e composta dai rappresentanti dei soggetti sia pubblici che privati (elencati nell’art.8 della legge), i quali aderiscono attraverso uno strumento convenzionale forte, orientato agli apporti specifici di ruolo, secondo impegni definiti sulla mission più alta.
A Dire&Fare si svolgerà, il 15 ottobre, la seconda Assemblea della Rete, chiamata a perfezionare i profili della comunità e le funzioni di autoregolazione. Ciò avverrà innanzitutto attraverso la nomina del Comitato strategico. Il Comitato strategico è l’organismo di indirizzo e direzione, e vede, alla luce della nuova legge, la presenza del Consiglio delle Autonomie e delle Associazioni degli enti locali attraverso loro rappresentanti; la sua composizione è completata dai trenta componenti eletti dalla Assemblea.
Sempre nell’ottica del completamento del modello di governo dal suo interno, il Comitato strategico dovrà poi conformare gli altri organismi della Rete, il Coordinatore e la Direzione tecnico-operativa, nonché l’Osservatorio degli utenti, organismo dalla portata rivoluzionaria.
La assemblea di ottobre dovrà poi tracciare gli indirizzi generali in base ai quali la Regione, ad inizio legislatura, redigerà il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo della amministrazione elettronica e della società dell’informazione di durata triennale.
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