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L'asilo nido tra le mura di casa è una soluzione educativa prevista nella normativa dalla Regione Toscana. Da agosto rappresenta anche una realtà per il Comune di Firenze, una realtà che va ad arricchire la rete dei servizi per la prima infanzia già presenti nel territorio.
Oggi a Firenze esistono tre tipologie di servizi domiciliari: il progetto “Famiglie amiche” l'albo delle baby sitter e, appunto, il progetto degli educatori domiciliari. Si tratta di interventi finalizzati ad assicurare la massima diffusione territoriale e testimonia la volontà di supportare la genitorialità non solo e non tanto attraverso contributi ma attraverso un'offerta ricca di servizi diversificati, che disegnano (e garantiscono) un percorso educativo di qualità capace di essere flessibile.
I servizi domiciliari, così come li ha pensati il Comune di Firenze, si caratterizzano per una gestione partecipata, frutto di un forte interscambio e di una collaborazione tra gli attori privati e pubblici e si configurano, contemporaneamente, come un'occasione di occupazione giovanile e femminile.
Ma l'asilo di casa, che coinvolge un piccolo gruppo di bambini, permette anche di vivere esperienze di incontro e socializzazione proprio perché trattasi di servizio inserito dentro una rete comunale.
Al convegno è intervenuta l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze, Daniela Lastri, l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Modena, Morena Manfredini, la dirigente degli Asili Nido, Mariangela Molinari e Gabriella Paolucci docente del Dipartimento degli Studi sociali dell'Università di Firenze. Con i contributi dei genitori che usufruiscono del servizio Famiglie Amiche”, i genitori che usufruiscono del servizio Indovina chi viene a casa? Il/La baby sitter” , gli educatori del nuovo servizio domiciliare A casa dell’educatore” e associazioni e cooperative che gestiscono servizi domiciliari.
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