Nuovi diritti per i malati psichici

 

StampaArriva da Massa e Carrara il "Testamento psichiatrico"
Molti i progetti presentati a "Dire & Fare"e domani il convegno conclusivo della settimana della salute mentale


Arezzo, 22 novembre '01- Si chiama "Testamento psichiatrico". Fornisce la certezza che, in caso di crisi psicotica ed eventuale trattamento sanitario obbligatorio, le persone che saranno vicine al malato (familiari, medici, amici) siano solo quelle che la persona in condizioni "normali" voleva accanto a se. Una scelta preventiva anche sui trattamenti invasivi da prendere, come l'elettroshock, ed anche indicazioni sulla gestione dell'amministrazione patrimoniale o degli effetti personali.
Il "testamento psichiatrico", questo il nome del progetto, a Massa esiste già . L'ha voluto l'azienda sanitaria locale, che ha inserito il documento come parte integrante della cartella clinica degli utenti del dipartimento di salute mentale. Il progetto è stato presentato a "Dire & Fare", la rassegna sull'innovazione nella pubblica amministrazione che è in corso al Centro Affari di Arezzo.
Il "Testamento psichiatrico" rappresenta un aiuto al malato, una garanzia che i medici e gli operatori si comporteranno secondo la volontà dell'assistito. La sicurezza che proprio nei momenti di maggiore crisi, di maggiore difficoltà e di più fragile equilibrio, la persona sarà seguita dalla persone a lui più care, dai soggetti da lui scelti.
Il documento, riconfermato annualmente ed in ogni momento rinnovabile, diventa uno strumento per instaurare un rapporto fiduciario tra utente e medico, un metodo per ridurre al minimo la sofferenza.
Il "Testamento psichiatrico" nasce come risultato di un lavoro decennale dell'associazione Auto e mutuo aiuto psichiatrico di Massa e Carrara, in collaborazione con il prof. Luciano Bruscuglia, ordinario di diritto civile all'università di Pisa, e il dipartimento di salute mentale della Asl di Massa, ed è proposto alla Regione per favorirne l'adozione in tutte le altre Asl toscane.

 

Gli altri progetti legati al mondo della sanità presentati a "Dire & Fare".

- Per aiutare e prevenire l'Alzheimer, hanno realizzato un centro di ascolto, un numero verde per fornire tutte le informazioni alle famiglie. Hanno pensato anche a creare un osservatorio, per capire come cambia il modo in cui i malati si rapportano con la malattia. Sono i volontari dell'Aima, associazione italiana malati Alzheimer, che a Firenze hanno organizzato un centro di ascolto. Nel primo anno di attività sono stati seguiti 587 casi, rispondendo a 1223 richieste.
- A Fauglia, in provincia di Pisa, i portatori di handicap sono coperti anche dall'assicurazione del Comune. L'amministrazione fornisce una assicurazione, appaltata ad una società del ramo, che da 100.000 lire al giorno per gli indigenti ed i portatori di handicap in caso di ricovero, anche in day hospital. Il servizio, realizzato in collaborazione con la Asl 5 di Pisa, prevede che i beneficiari debbano solo segnalare l'ingresso in ospedale, Asl e Comune pensano a tutto il resto.
- Anche uno strumento tradizionale come un centro diurno può essere una innovazione. Soprattutto se nella zona non ce n'è neanche uno. E' successo a Lucignano, in provincia di Arezzo. Una struttura costruita e legata profondamente al territorio, cercando di non sradicare l'anziano dal suo ambiente di riferimento. Il centro, realizzato nella struttura recuperata di Arrighi-Griffoli, ha previsto spazi polivalenti e l'abbattimento completo delle barriere architettoniche.
- Facilitare i genitori che hanno bisogno di esami medici urgenti per i loro figli. Anche una nuova procedura di accesso agli esami medici di un ospedale pediatrico può essere un esempio di innovazione. Questo è il progetto che il Meyer di Firenze ha presentato a "Dire & Fare", un percorso preciso che coinvolge l'ospedale, il personale del pronto soccorso e il pediatria della famiglia coinvolta.
A "Dire & Fare" sono presenti gli stand di tutte le altre aziende sanitarie toscane.

 

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